My "Half" Life

Blog dedicato alla programmazione, ai videogiochi e a tutto quello che mi viene in mente ^_^

21 giugno 2007

Homebrew Bread Chronicles

Storie del pane fatto in casa!

Ieri sera avevo pianificato di fare il pane. A tal proposito un'amica (cito difficilmente i nomi in questo blog a meno che non sia al corrente del fatto che la persona accetti di avere il proprio nome sulla rete o abbia gia inserito il proprio nome sulla rete) mi aveva dato la ricetta che utilizzava la madre.
Essendo questo il secondo tentativo... faccio un confronto della sua ricetta con quella trovata su internet.
Dal confronto emerge che le due ricette differivano in svariati passaggi e... ripensando al fatto che l'altra volta il pane a momenti sembra una grossa forma di lievito (e vi assicuro che sapeva "solo" di lievito!) ho deciso di cancellare dai preferiti di Firefox quella pagina web e di scannerizzarmi la ricetta della mia amica.
Per colpa di Interbase (magari un giorno vi spiego) il pane lo comincio a preparare alle 20:30, adottando alcune strategie particolari per impastare 2 chili di farina con i miei muscoli (vi assicuro che se i muscoli delle mie gambe sono ottimizzati per lunghe passeggiate, quelli delle mie braccia sono ottimizzati per battere i tasti di questa keyboard... fate vobis!).
Dopo aver "ammassato" la pasta per una ventina di minuti.... alle 21:15 io e mio fratello ci rendiamo conto che la pasta, in un impeto di lievitazione dovuto dal fatto che in cucina c'erano 40° Celsius (così m'imparo a fare il pane a fine Giugno), aveva deciso di diventare il triplo... cerchiamo di contenere la pasta il più possibile.
Avviene il momento della seconda impastatura.... prendiamo 2 scodelle e travasiamo la pasta. Reimpasto con ulteriore farina e prepariamo la forma di pane (mi ci ero quasi affezionato dato che l'avevo vista crescere... o "ri"crescere ^_^ ).
Alle 22:35.... quando mancavano ormai 40 minuti all'infornata ci accorgiamo che quella cosa non voleva proprio smettere di crescere e contando che avevo pianificato tutto il processo per una singola infornata cominciamo a rimuovere la pasta in abbondanza. Verifichiamo che con la pasta rimossa ci possono uscire 3 focacce.... e che ci restavano una trentina di minuti per cuocerle prima di infornare la pagnotta.
Risultato... con un errore di 5/6 minuti riusciamo a cuocere le focacce e ad infornare il pane.
Dato che il forno di una casa di studenti non si può definire il massimo della coibentazione decidiamo di alzare la gradazione del termostato oltre quella della ricetta.
Tuttavia non avendo valutato che con il caldo di ieri sera anche se il forno non è isolato alla perfezione la temperatura è più che affidabile troviamo che in un minuto una metà della crosta del pane a chiazze si era .... come dire .... carbonizzata.
Apro il forno e faccio scendere la temperatura tutto di colpo (in questo momento in casa c'erano davvero 40°).
Lascio finire il processo di cottura e poi, una volta estratto dal forno lo lasciamo raffermare tutta la notte.
Stamattina lo abbiamo provato.... BUONO DAI! nonostante il processo produttivo un po' confuso e alquanto improvvisato a tratti.

STATISTICHE:
1. Solo il 5% del pane è risultato tossico (ovvero alcune chiazze della crosta carbonizzata che è stata prontamente rimossa prima di servirlo)
2. Il restante 95% è risultato gustoso e soffice.
3. Del materiale aggiunto una delle focacce infornata in fretta e furia senza sale e olio non è risultata particolarmente gustosa a differenza delle altre 2.
4. Se capita una prossima volta vedrò di attenermi ad un procedimento più lineare e con minori imprevisti... anche perchè la ricetta è davvero ottima.

Adesso torno a fare un po di cose... ci sentiamo!
ciaoooooooo
 
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